Lavi i capelli con il bicarbonato? Ecco cosa succede davvero alla tua chioma

Lavare i capelli con il bicarbonato di sodio è una pratica che negli ultimi anni ha guadagnato una notevole popolarità tra chi cerca alternative naturali ai prodotti commerciali per la cura della chioma. All’interno delle beauty routine più innovative, il bicarbonato viene spesso consigliato come rimedio multiuso per ottenere capelli puliti, setosi e privi di impurità. Tuttavia, occorre comprendere davvero cosa accade alla fibra capillare quando questo ingrediente viene utilizzato sistematicamente al posto dei classici shampoo.

Come agisce il bicarbonato sui capelli?

Il bicarbonato di sodio è una polvere bianca, solubile in acqua, dal potere alcalinizzante e leggermente abrasivo. Viene spesso impiegato per la sua efficace azione sgrassante, che permette di rimuovere il sebo in eccesso e i residui di prodotti cosmetici dal cuoio capelluto. Risulta particolarmente utile per chi utilizza gel, lacche o cere, oppure lamenta i capelli opachi e appesantiti dall’accumulo di impurità. La sua formulazione basica lo rende un ingrediente capace di esfoliare delicatamente la cute, favorendo così l’eliminazione delle cellule morte e degli eventuali residui di forfora.

Tra i principali benefici riportati nell’uso del bicarbonato sui capelli si possono individuare:

  • Pulizia profonda della chioma mediante la rimozione di grasso e residui di styling.
  • Effetto detergente naturale, senza tensioattivi chimici.
  • Riduzione della forfora e attenuazione del prurito cutaneo.
  • Miglioramento della crescita dei capelli grazie all’azione esfoliante.
  • Neutralizzazione degli odori, ad esempio fumo di sigaretta o smog.

Metodi di applicazione e consigli d’uso

Vi sono diversi modi per utilizzare il bicarbonato come trattamento detergente. Il metodo più diffuso prevede la preparazione di una pasta densa miscelando un cucchiaio di bicarbonato a sufficiente acqua, applicandola sui capelli umidi con un delicato massaggio del cuoio capelluto. Dopo aver lasciato agire per alcuni minuti, si consiglia un risciacquo abbondante, anche con acqua acidulata a base di aceto di mele per riequilibrare immediatamente il pH.

Esistono varianti di questa routine, come:

  • Aggiunta di bicarbonato al proprio shampoo abituale per potenziarne l’azione pulente.
  • Utilizzo come impacco ristrutturante prima del lavaggio, lasciando la miscela in posa per qualche minuto.
  • Combinazione con olio di cocco per una maschera idratante, specialmente se il cuoio capelluto risulta particolarmente secco e sensibile.

La pratica “no poo”, che prevede l’uso esclusivo di acqua e bicarbonato per la detersione (a cui spesso segue risciacquo con aceto di mele), è stata adottata da chi desidera evitare l’esposizione prolungata a tensioattivi chimici, siliconi e conservanti degli shampoo commerciali. Tuttavia, per osservare benefici tangibili, servono almeno 4-6 settimane di continuità.

Benefici effettivi e limiti del bicarbonato sulla chioma

Nonostante la popolarità di questo rimedio, è necessario conoscere i limiti e le possibili controindicazioni di un uso non appropriato. Il bicarbonato, infatti, possiede un pH basico (alcalino), superiore a quello fisiologico del cuoio capelluto umano che è leggermente acido. Quest’ultimo valore contribuisce a proteggere la pelle da infezioni e secchezza, garantendo integrità alla barriera epidermica delle radici.

Un’applicazione frequente o prolungata nel tempo può alterare il naturale equilibrio del cuoio capelluto, incrementando il rischio di:

  • Disidratazione della fibra capillare e delle radici.
  • Aumento della fragilità, con conseguente rottura o doppie punte.
  • Secchezza diffusa o desquamazione eccessiva.
  • Comparsa di irritazioni, prurito e arrossamenti.
  • Alterazione della colorazione nei capelli tinti o decolorati, che risultano particolarmente vulnerabili all’azione aggressiva di sostanze alcaline.

Questi effetti collaterali sono particolarmente rilevanti per chi ha capelli già deboli, trattati chimicamente, fini, secchi o sfibrati. In questi casi, il bicarbonato può risultare troppo aggressivo, andando a “bruciare” le punte e peggiorare la salute generale della chioma invece di migliorarla.

Quando il bicarbonato è davvero utile e quando evitarlo

Il bicarbonato risulta più indicato su capelli grassi, con eccessiva produzione sebacea, cute oleosa e presenza di forfora resistente. In questo caso, il potere sgrassante e igienizzante aiuta a ristabilire una corretta sensazione di pulito e leggerezza, riducendo quella sensazione di capelli “sporchi” dopo poche ore dal lavaggio.

Al contempo, è fortemente sconsigliato su:

  • Capelli secchi e fini, che rischiano di essere ulteriormente disidratati.
  • Chiome trattate o tinte, perché si possono intensificare danni e modificare i pigmenti di colore.

Per i capelli bianchi si suggerisce una strategia diversa: mescolando il bicarbonato allo shampoo o associandolo a olio di cocco, si può idratare e ravvivare la tonalità della chioma. Tuttavia, anche in questo contesto l’uso deve essere saltuario.

Consigli pratici per un uso consapevole

  • Non utilizzare il bicarbonato come detergente primario ogni settimana, ma alternarlo a shampoo delicati specifici per la propria tipologia di cuoio capelluto.
  • Eseguire sempre un test su una piccola zona della cute prima di stendere il prodotto su tutta la testa.
  • Terminare il lavaggio acidificando la chioma (ad esempio con aceto di mele), per ristabilire il pH naturale della cute.
  • Interrompere l’uso immediatamente se insorgono fastidi, arrossamenti o prurito persistente.

Infine, è bene ricordare che il bicarbonato di sodio non ha proprietà condizionanti, quindi per prevenire secchezza e fragilità è consigliabile integrare sempre trattamenti nutrienti o maschere specifiche dopo ogni utilizzo.

In sintesi, il bicarbonato può essere un alleato interessante nella beauty routine dei capelli, a patto di rispettare le caratteristiche della propria chioma e senza trascurare il giusto equilibrio tra detersione naturale e protezione della fibra capillare. In caso di dubbi o esigenze particolari, meglio affidarsi al consiglio esperto del parrucchiere o del dermatologo per evitare spiacevoli sorprese e preservare una capigliatura sana, luminosa e forte nel tempo.

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