Pelle, rughe e imperfezioni: ecco quando devi rivolgerti al dermatologo e quando a un medico estetico

La cura della pelle rappresenta oggi uno degli aspetti più importanti sia per la salute sia per il benessere personale. Rughe, imperfezioni cutanee e inestetismi sono spesso fonti di disagio, ma anche segnali che la pelle necessita di attenzione specialistica. Capire in quale situazione sia meglio rivolgersi a un dermatologo oppure a un medico estetico può fare la differenza nell’ottenere risultati efficaci e sicuri.

Quando è necessario consultare il dermatologo

Il dermatologo è un medico specializzato nella diagnosi e nella cura delle patologie della pelle, dei capelli, delle unghie e delle mucose. La dermatologia, infatti, si occupa di disturbi come dermatiti, psoriasi, vitiligine, micosi, infezioni, e trattamenti di prevenzione oncologica come la valutazione dei nei e la diagnosi precoce del melanoma. È fondamentale rivolgersi al dermatologo in presenza di:

  • Cambiamenti improvvisi nella forma, colore o dimensione dei nei, segnale che può indicare una possibile evoluzione verso forme tumorali della pelle.
  • Acne resistente ai trattamenti cosmetici e da banco, soprattutto se causa dolore, infezioni, cicatrici o forte disagio sociale.
  • Dermatite atopica, orticaria, prurito persistente, infezioni della cute, verruche, molluschi contagiosi, e disturbi pigmentari come la vitiligine.
  • Malattie autoimmuni e immunomediate che si manifestano a livello cutaneo, come il lichen planus, lupus eritematoso cutaneo, o malattie bollose autoimmuni.

La visita dal dermatologo è indicata per:

  • La dettagliata diagnosi delle cause sottostanti le imperfezioni, non solo per trattamenti cutanei ma anche per patologie a carico di capelli e unghie.
  • Ogni manifestazione di sintomatologia persistente e per il monitoraggio preventivo, soprattutto dopo i 30 anni, per controllare la salute dei nei.

Il dermatologo può prescrivere creme, antibiotici, antisettici, eseguire biopsie, trattamenti laser e procedure chirurgiche mirate alla rimozione di lesioni cutanee.

I compiti del medico estetico

Il medico estetico, laureato in medicina e specializzato in medicina estetica, si occupa principalmente di trattamenti non invasivi o minimamente invasivi mirati al miglioramento dell’aspetto della pelle, alla prevenzione dell’invecchiamento cutaneo e alla correzione di inestetismi quali rughe, perdita di tono, discromie o cicatrici superficiali. Tra le principali tecniche proposte dal medico estetico troviamo:

  • Botox e filler per la correzione delle rughe e il riempimento di solchi cutanei.
  • Peeling chimici, che favoriscono il rinnovamento dello strato superficiale della pelle e riducono imperfezioni, macchie e pori dilatati.
  • Laser medicale per la rimozione di pigmentazioni superficiali, capillari, piccoli vasi o per il resurfacing cutaneo.
  • Microneedling, biostimolazione cutanea e trattamenti rivitalizzanti.

A differenza dell’dermatologo, il medico estetico non si occupa di malattie vere e proprie della pelle, ma si concentra sulla perfezione estetica, collaborando spesso con il dermatologo in caso di trattamenti combinati.

Rughe e imperfezioni: a chi rivolgersi?

Quando compaiono rughe e imperfezioni cutanee, la scelta tra dermatologo e medico estetico dipende soprattutto dalla causa sottostante e dalla tipologia di inestetismo.

Situazioni di competenza dermatologica

  • Imperfezioni cutanee associate a patologie: acne avanzata, rosacea, malattie autoimmuni, infezioni o segnali di alterazioni preoccupanti (come nei atipici).
  • Modificazioni della pelle non collegate al normale processo di invecchiamento, ma a disturbi sistemici o segnali di possibili tumori.
  • Imperfezioni comparse in modo acuto, con dolore, arrossamento, prurito o altri sintomi che potrebbero richiedere una terapia specifica.

Situazioni di competenza del medico estetico

  • Rughe di espressione, linee sottili e perdita di tonicità dovute all’invecchiamento fisiologico.
  • Cicatrici superficiali, discromie, macchie solari, pori dilatati, perdita di luminosità.
  • Trattamenti di prevenzione dell’invecchiamento, biostimolazione, idratazione profonda attraverso tecniche minimamente invasive e sicure.

Nei casi di dubbio, è sempre preferibile una valutazione dermatologica iniziale, soprattutto quando l’imperfezione compare improvvisamente o si associa a sintomi persistenti. Il dermatologo può confermare l’assenza di patologie e indirizzare, quando opportuno, verso trattamenti estetici mirati effettuati dal medico estetico.

Sinergia tra dermatologia e medicina estetica

La collaborazione tra dermatologo e medico estetico è oggi una delle strategie più efficaci per garantire risultati ottimali, sicuri e duraturi. Il dermatologo identifica e cura la patologia sottostante, mentre il medico estetico perfeziona l’aspetto della pelle, intervenendo sulle imperfezioni residue e permettendo un vero percorso di rinnovamento cutaneo. Questo approccio integrato prevede:

  • Diagnosi clinica approfondita.
  • Trattamenti specifici per la risoluzione della patologia.
  • Programmi di mantenimento estetico e prevenzione della ricomparsa degli inestetismi.

Laser, peeling chimici, filler e tossina botulinica rappresentano strumenti condivisi da entrambe le discipline, utilizzati con parametri differenti e finalità distinte a seconda del caso. La scelta del professionista da consultare dipende quindi dalla natura del problema: se patologico, dermatologico; se estetico e non patologico, medico estetico.

In conclusione, la cura della pelle necessita di un approccio personalizzato che tenga conto sia della salute che della bellezza. La dermatologia rimane essenziale per ogni segnale di allarme cutaneo, mentre la medicina estetica offre strumenti ideali per perfezionare l’aspetto e prevenire l’invecchiamento. Saper discernere il tipo di professionista cui affidarsi, sulla base della propria condizione, rappresenta il primo passo per ottenere una pelle sana, luminosa e senza imperfezioni.

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