Qual è il primo fiore comparso sulla Terra? Ecco la risposta sorprendente della scienza

La scoperta del primo fiore comparso sulla Terra rappresenta uno dei capitoli più affascinanti nella storia dell’evoluzione vegetale. Per secoli la domanda su quale sia stato effettivamente il primo fiore apparso sul nostro pianeta ha sfidato generazioni di scienziati, botanici e paleontologi, dando origine a una delle più appassionanti rivelazioni scientifiche degli ultimi anni. Secondo la ricerca moderna, il primo fiore sarebbe spuntato milioni di anni prima rispetto a quanto si era ipotizzato sino a tempi recentissimi; tuttavia il suo aspetto risulta ancora oggetto di discussione e continua a essere al centro di numerose indagini multidisciplinari.

L’origine delle angiosperme: un enigma evolutivo

Le angiosperme, ovvero le piante con fiore, hanno conquistato ogni angolo del pianeta e rappresentano oggi il gruppo dominante della flora terrestre. Ma risalire alle origini di questa diversificazione non è affatto semplice. I fossili di fiori infatti sono rarissimi: si tratta di organi estremamente delicati, di conseguenza la loro conservazione nelle rocce è un evento eccezionale. Per decenni i ritrovamenti più antichi facevano risalire la comparsa del primo fiore a circa 130-140 milioni di anni fa, nel periodo Cretaceo, periodo in cui ebbe avvio una vera e propria rivoluzione evolutiva.

Tuttavia, recenti studi, basati su dati genetici e sull’analisi molecolare di vaste famiglie botaniche, hanno mostrato che le prime angiosperme potrebbero essere comparse ben prima, forse addirittura tra 256 e 149 milioni di anni fa, secondo modelli a cavallo tra Triassico e Giurassico. Alcuni dati molecolari indicano un’origine ancora più antica, scatenando un vivace dibattito scientifico sulle tempistiche reali dell’evoluzione dei fiori.

Il caso di Nanjinganthus dendrostyla: il “primo fiore” della scienza

Il quadro è stato radicalmente trasformato con la scoperta effettuata in Cina e pubblicata nel 2018: un team internazionale guidato dall’Istituto di Geologia e Paleontologia di Nanjing ha rinvenuto resti fossili di una pianta che si riproduceva tramite fiore vecchia di circa 180 milioni di anni, appena individuata nel Giurassico. Questa pianta, battezzata Nanjinganthus dendrostyla, rappresenta il più antico esempio noto di fiore, ribaltando le precedenti stime che ritenevano le angiosperme più giovani di almeno cinquanta milioni di anni.

L’analisi dei fossili ha mostrato la presenza di un’ovario chiuso contenente ovuli, struttura chiave tipica dei fiori moderni. Questa caratteristica distingue nettamente le angiosperme dalle antiche gimnosperme, che al contrario presentavano semi esposti. Il fiore del Nanjinganthus aveva una struttura a coppa ed è risultato fondamentale per chiarire che le piante con fiore esistevano già molto prima del periodo Cretaceo. Resta tuttavia aperto l’interrogativo evolutivo: si tratta veramente dell’antenato di tutte le angiosperme moderne, oppure di un ramo sperimentale che si è estinto senza lasciare diretti discendenti?

Ricostruire il fiore ancestrale: un modello di laboratorio

La scarsità di fossili ben conservati ha spinto i botanici a usare metodi indiretti per ricostruire il primo fiore della storia. Un contributo fondamentale arriva dallo studio multidisciplinare coordinato dall’Università di Parigi-Sud in collaborazione con numerosi botanici internazionali. Mettendo a confronto migliaia di specie vegetali e analizzando dettagli morfologici di famiglie floreali e linee genetiche, è stato possibile modellare una ricostruzione tridimensionale dell’organo riproduttivo ancestrale delle angiosperme.

Secondo questo modello, il fiore ancestrale aveva petali multipli, disposti in cerchi concentrici, talvolta parzialmente sovrapposti, con centro formato da stami chiari e un ovario ben sviluppato. Era probabilmente simile, almeno nel portamento, a un moderno giglio o a certi fiori di anemone, con una chiara distinzione tra parte maschile e femminile per la riproduzione sessuata.

  • Petali ampi e bianchi, posizionati a raggiera e spesso sovrapposti
  • Stami giallastri al centro, adatti alla produzione e dispersione di polline
  • Ovario chiuso contenente ovuli, elemento distintivo delle angiosperme

Rispetto ai fiori attuali, presentava un aspetto più semplice ma già funzionale al processo di impollinazione e formazione di semi protetti, due innovazioni chiave che permisero la grande diffusione delle angiosperme.

L’evoluzione e la diffusione dei fiori sulla Terra

L’emergere dei primi fiori segnò una svolta ecologica determinante per la storia del pianeta. Prima del loro arrivo, la vegetazione era dominata da gimnosperme (come conifere e cicadi) e felci, che si riproducevano in modo più rudimentale. L’innovazione evolutiva del fiore e del seme protetto permise alle angiosperme di colonizzare ogni ambiente, grazie all’elevata efficienza riproduttiva e alla capacità di adattarsi in modo estremamente flessibile agli insetti impollinatori e a numerose strategie di dispersione dei semi.

Confronto tra studi e scenari evolutivi

Occorre sottolineare che la ricerca sulla nascita del primo fiore continua a essere oggetto di revisioni grazie alle nuove scoperte paleobotaniche e molecolari. Mentre le analisi genetiche suggeriscono un’origine antichissima, tra 250 e 149 milioni di anni fa, i fossili diretti a oggi disponibili riportano una presenza più “recente”, tra Cretaceo e Giurassico. La scoperta del Nanjinganthus dendrostyla rappresenta attualmente la prova più convincente a favore di una comparsa precoce dei fiori, anche se non tutti gli scienziati concordano su un’origine unica per tutte le moderne angiosperme.

  • Dati genetici e molecolari ampliano le stime dell’età dei primi fiori
  • I fossili più antichi di fiori noti risalgono a circa 180 milioni di anni fa
  • I modelli ricostruiti in laboratorio offrono ipotesi dettagliate sull’aspetto del fiore ancestrale

L’incrocio tra dati fossili e avanzate analisi informatiche continuerà a produrre nuove scoperte nei prossimi anni, portando forse a chiarire definitivamente l’identità e il ruolo evolutivo del “primo fiore” del pianeta.

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