Non fare questa operazione al prato in estate: rischi di bruciarlo e rovinarlo

Durante i mesi estivi, il prato è sottoposto a stress ambientale molto intenso: alte temperature, siccità e radiazioni solari elevate mettono a dura prova la resistenza del manto erboso. In questa fase delicata, alcune pratiche di cura possono risultare addirittura controproducenti, portando al rischio di bruciature, ingiallimenti e perdita di vitalità. Tagliare il prato in modo inappropriato, concimarlo eccessivamente oppure utilizzare il diserbante sbagliato sono errori comuni che possono compromettere la salute del tappeto verde in estate, con conseguenze che talvolta si protraggono per tutta la stagione vegetativa.

Il pericolo del taglio nei mesi caldi

Il taglio rappresenta una ferita per ogni filo d’erba, che durante l’estate fatica a recuperare a causa della carenza di acqua e di energie. Nei mesi di giugno, luglio e agosto, il prato rallenta naturalmente la propria crescita per difendersi dallo stress idrico e termico. Un intervento con il tagliaerba, soprattutto nelle ore più calde o effettuato con eccessiva frequenza, espone le radici al sole diretto e favorisce una rapida evaporazione dell’acqua dal terreno, indebolendo le piante. In questo contesto, il rischio di assistere alla formazione di macchie gialle o marroni è molto elevato, poiché il tappeto erboso si trova in uno stato di vulnerabilità, incapace di rimediare alle lesioni provocate dal taglio.

Le ripercussioni di un taglio troppo basso

Un errore diffuso consiste nel tagliare il prato troppo corto durante l’estate, pensando di favorire ordine e pulizia. In realtà, ridurre esageratamente l’altezza delle foglie espone il terreno e le radici alla luce intensa, generando ingiallimenti, disidratazione e aggravando il rischio di malattie fungine e parassiti. Il prato con radici meno profonde non riesce ad attingere acqua dagli strati inferiori del suolo, quindi si secca più rapidamente. Inoltre, la diminuzione della superficie fotosintetizzante limita la capacità di produzione di energia, rallentando il processo di rigenerazione e lasciando spazio all’insediamento di erbe infestanti che possono prendere il sopravvento. A lungo termine, il prato appare diradato, spento e può persino morire in alcune zone.

Concimazione e rischio di ustioni

Un altro errore assai comune da evitare durante l’estate riguarda la concimazione impropria. Utilizzare fertilizzanti minerali ad azione rapida in dosi eccessive o non distribuirli in modo uniforme può causare vere e proprie bruciature sulle foglie e sulla zolla, visibili come macchie giallo-marroni che deturpano il prato. Questa problematica si intensifica se la siccità e le alte temperature accelerano la concentrazione delle sostanze chimiche sulle radici delicate. Il rischio è ancora maggiore quando si utilizzano concimi con alta percentuale di azoto, che possono provocare un “effetto toilette” simile a quello causato dall’urina degli animali domestici: anche in questo caso, l’azoto in eccesso brucia e secca il prato. Per evitare danni, è preferibile ricorrere a fertilizzanti a rilascio graduale studiati appositamente per il periodo estivo e distribuire il prodotto solo dopo aver verificato il bisogno effettivo del prato, evitando il sovradosaggio.

Errore nell’utilizzo dei diserbanti

L’applicazione di diserbanti totali è molto rischiosa nei mesi più caldi, specialmente se non si fa attenzione ai dosaggi o si riutilizzano strumenti che contengono residui di prodotto. A differenza dei diserbanti selettivi che agiscono solo sulle piante infestanti, i prodotti totali distruggono tutte le Graminacee (Graminacee), compresi i fili d’erba ornamentale, lasciando il prato spoglio e vulnerabile. Il rischio di disidratazione e ingiallimento è amplificato dal calore estivo: le zone trattate possono andare incontro a morte delle radici e perdita del manto erboso. Per questo motivo, è fondamentale seguire scrupolosamente le istruzioni riportate sulla confezione del prodotto ed evitare le applicazioni quando la temperatura è elevata o il prato è già stressato da siccità.

Le malattie estive: funghi e parassiti

Durante l’estate, il prato è particolarmente incline a subire attacchi da funghi, come la fusariosi e la ruggine, soprattutto a causa delle lesioni procurate dai tagli frequenti o troppo bassi. Questi patogeni penetrano più facilmente nelle foglie danneggiate, proliferando rapidamente quando il clima è caldo e umido. Anche il marciume delle radici può diffondersi con facilità se il tappeto erboso è indebolito. Il modo migliore per tenere sotto controllo le malattie è evitare ferite superflue, mantenere una buona aerazione del terreno e irrigare preferibilmente nelle ore più fresche della giornata.

Conseguenze e rimedi

  • Lo sviluppo di macchie gialle o brune, spesso irrecuperabili senza risemina.
  • La comparsa di erbe infestanti che colonizzano gli spazi lasciati dai fili d’erba morti.
  • Difficoltà di rigenerazione naturale del prato, che non riesce a ‘coprire’ le zone danneggiate senza interventi specifici.
  • Maggior esigenza di irrigazione, che però può aggravare i problemi se praticata in momenti di caldo intenso.
  • Perdita complessiva di valore estetico del giardino, con dispendio di tempo e denaro per il ripristino.

Consigli pratici per la cura estiva del prato

La regola principale per mantenere il prato sano in estate è ridurre la frequenza dei tagli e evitare di abbassare troppo l’altezza del taglio. È preferibile programmare le operazioni nelle prime ore del mattino o al tramonto, quando il sole è meno intenso e il prato non è stressato dal calore. La concimazione, se necessaria, deve essere effettuata con prodotti a lenta cessione e distribuiti con attenzione. I diserbanti vanno usati solo in caso di reale necessità, scegliendo formulazioni selettive o alternative biologiche che rispettano la vitalità del tappeto erboso.

L’irrigazione svolge un ruolo chiave: deve essere profonda ma non troppo frequente, evitando gli sprechi e i ristagni d’acqua. Meglio irrigare al mattino presto per consentire all’erba di assorbire l’umidità prima dell’arrivo del caldo. Un’alternativa efficace per rigenerare le aree danneggiate consiste nella risemina precoce, preferibilmente in autunno, perché l’estate non è la stagione ideale per la semina a causa delle alte temperature e del rischio di siccità. In caso di danni estesi, è possibile considerare varietà di Graminacee resistenti al caldo.

In sintesi, è essenziale evitare interventi invasivi durante l’estate e prediligere una gestione oculata e attenta alle reali esigenze del prato. La conoscenza delle caratteristiche delle Graminacee consente di adottare strategie calibrate che garantiscono la salute e la bellezza del manto verde anche in presenza di condizioni climatiche ostili.

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