Attenzione a non comprare queste scarpe se tuo figlio ha la pianta del piede larga: ecco perché

Quando si tratta di acquistare nuove calzature per i bambini, molti genitori si concentrano su fattori come design, prezzo o resistenza. Tuttavia, trascurare la larghezza della pianta del piede può comportare effetti decisamente negativi sulla salute dei più piccoli, specialmente se la conformazione del piede è più ampia della media. Indossare scarpe troppo strette o non adatte per una pianta del piede larga può generare disagi fin da subito, ma soprattutto favorire complicazioni nel tempo che interessano non solo i piedi, ma persino postura e sistema muscolo-scheletrico.

Come riconoscere una pianta del piede larga nei bambini

Non sempre è facile stabilire a prima vista se il bambino ha la pianta del piede larga. Spesso i genitori se ne accorgono quando il piccolo manifesta disagio durante la calzata, sviluppa arrossamenti o vesciche ai lati del piede, fatica a infilare le scarpe standard o lamenta dolori dopo aver camminato o giocato. Questa conformazione può essere ereditaria, ma anche conseguenza dell’età, di fattori biomeccanici o dell’utilizzo prolungato di scarpe inadatte.

Tra i segnali più frequenti da non sottovalutare figurano:

  • Difficoltà a infilare facilmente le scarpe nuove.
  • Segni o pressioni evidenti sui lati del piede dopo poche ore di utilizzo.
  • La necessità di acquistare numeri più grandi solo per ottenere maggiore larghezza.
  • Esigenza percepita di togliere subito le scarpe dopo brevi periodi di camminata.
  • Frequenti vesciche, callosità e irritazioni nelle zone laterali del piede.

È fondamentale non sottovalutare questi campanelli d’allarme. I piedi dei bambini, infatti, sono in continua crescita e la loro forma può subire alterazioni se costretti per lungo tempo in spazi non idonei, rischio purtroppo frequente secondo studi ortopedici recenti.

Le conseguenze delle scarpe inadatte sulla salute pediatrica

L’errore più grande, quando si parla di scarpe per bambini, è credere che il piede “si adatti” facilmente a qualsiasi forma. La realtà, confermata dagli esperti, è che le scarpe troppo strette o con una pianta non sufficientemente ampia possono causare:

  • Dolori plantari, soprattutto nella zona metatarsale, costringendo le dita in posizioni innaturali e dolorose.
  • Formazione di calli, vesciche e irritazioni dovuti allo sfregamento continuo sui bordi interni della calzatura.
  • Danni posturali a ginocchia, anche e schiena, dovuti a un appoggio plantare scorretto e compensazioni biomeccaniche errate.
  • Deformità come l’alluce valgo o le dita ad artiglio, che possono insorgere nel tempo e spesso richiedere anni di trattamento e riabilitazione
  • Limitazione nel movimento naturale del piede, che nei bambini è essenziale per lo sviluppo dell’arco plantare e dell’equilibrio

Secondo numerose ricerche ortopediche, costringere la pianta larga in una scarpa standard equivale a modellare forzatamente un arto ancora in crescita, con il rischio di impedire il corretto sviluppo delle strutture anatomiche. Questo può determinare, in età adulta, una maggiore propensione a patologie articolari, dolori cronici e necessità di ricorrere a plantari o interventi chirurgici correttivi.

I materiali e le forme da evitare

Uno degli errori più comuni commessi dai genitori è scegliere scarpe “alla moda” o troppo strutturate, spesso realizzate con materiali rigidi che non assecondano la naturale ampiezza della pianta del piede. Le calzature inadatte si riconoscono principalmente per due caratteristiche:

  • Punta stretta: modelli che si stringono verso l’avampiede forzano le dita in uno spazio troppo ridotto, risultando pessimi per chi ha la pianta larga.
  • Materiali non flessibili: cuoio duro, plastiche o materiali sintetici a bassa elasticità limitano la naturale espansione e favoriscono surriscaldamento e sfregamenti.

Evitate scarpe con cuciture spesse interne, supporti laterali troppo rigidi e solette non facilmente rimovibili. Questi dettagli, apparentemente trascurabili, aumentano considerevolmente le pressioni sulla pianta, soprattutto nei punti più delicati come testa dei metatarsi e base delle dita.

Come scegliere le calzature ideali per una pianta del piede larga

Scegliere la scarpa giusta per un bambino con questa caratteristica richiede attenzione e consapevolezza di alcuni accorgimenti:

  • Preferite sempre modelli dichiarati come “wide” o “extra wide”, offerti da molti marchi di qualità. Questi dispongono di una forma specifica nell’avampiede che accoglie la larghezza extra senza comprimere.
  • Optate per materiali morbidi e traspiranti come pelle naturale, tessuti tecnici elastici e maglie a rete che si adattano meglio alla conformazione del piede.
  • Assicuratevi che nella zona dell’avampiede ci sia abbastanza spazio per il movimento delle dita, senza punti di pressione nemmeno con il piede in flessione naturale.
  • Verificate la presenza di chiusure regolabili – strappi, lacci o velcri – che consentano un’aderenza personalizzata senza schiacciare la pianta.
  • Evitate solette interne troppo spesse o sagomate, a meno che non siano state consigliate da uno specialista per un problema specifico.

Una raccomandazione importante: misurate entrambi i piedi del bambino in negozio, preferibilmente alla sera quando sono leggermente più gonfi dopo l’attività. Non fidatevi solo del numero: ogni marchio ha vestibilità differenti, soprattutto per quanto riguarda la larghezza frontale.

Se già dopo pochi passi la scarpa produce segni evidenti o il bambino si lamenta, non attendete che “si adatti col tempo”: il comfort deve essere immediato.

Il ruolo della postura e della deambulazione

Il piede rappresenta la base del sistema posturale: un appoggio corretto previene errori di camminata, evita carichi errati sulle ginocchia e la schiena, favorisce una crescita armonica dell’intero corpo. Per questo motivo è essenziale investire nella scelta di scarpe realmente adatte alla struttura del piede del proprio figlio.

I piedi dei bambini sono ancora estremamente plastici: secondo l’ortopedia moderna, solo intorno ai 18-21 anni raggiungono la maturità strutturale. Ciò significa che abitudini scorrette o calzature non idonee possono modellarne negativamente la forma per sempre.

Quando rivolgersi a uno specialista

Nel caso di dubbi persistenti o sintomi come dolori ricorrenti, callosità persistenti, difficoltà di camminata o segnali di deformità delle dita, è fondamentale consultare un ortopedico pediatrico o un podologo. Solo la valutazione diretta di un esperto consente di:

  • Confermare o meno la necessità di scarpe con pianta larga.
  • Escludere problemi più complessi che richiedono interventi specialistici.
  • Ricevere indicazioni precise sulla corretta misura e sugli eventuali supporti da utilizzare.

Nel frattempo, investire nella prevenzione acquistando scarpe comode, flessibili e della giusta larghezza tornerà utile non solo nel breve periodo, ma soprattutto per garantire al bambino una crescita sana, una postura corretta e la serenità nei movimenti quotidiani.

Considerare questi aspetti significa dare valore all’equilibrio, al benessere e al futuro dei giovanissimi, partendo da un dettaglio spesso sottovalutato ma fondamentale: la cura della pianta del piede e la scelta consapevole delle scarpe.

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