Uno degli errori più comuni e potenzialmente dannosi nell’utilizzo del collutorio riguarda il suo impiego senza una reale necessità e senza seguire le indicazioni del proprio dentista o igienista dentale. Molte persone credono che il collutorio sia uno strumento privo di rischi, da usare liberamente ogni giorno per migliorare la propria igiene orale. In realtà, l’uso scorretto di alcuni tipi di collutori può non solo risultare inefficace, ma anche causare effetti collaterali rilevanti e, nei casi peggiori, contribuire all’insorgenza di condizioni patologiche a carico del cavo orale.
Scegliere il collutorio giusto: attenzione agli ingredienti
La vasta scelta di collutori presenti sul mercato richiede un’attenta valutazione degli ingredienti. Una delle principali problematiche riguarda il contenuto di alcool. Diversi studi e pareri di esperti sottolineano che i collutori ad alto contenuto alcolico possono aumentare il rischio di irritazioni alla mucosa orale e, utilizzati per periodi prolungati, persino incrementare la probabilità di sviluppare tumori del cavo oralemucosa orale. L’alcol, infatti, viene facilmente assorbito dalla mucosa all’interno della bocca, rendendola più vulnerabile agli agenti cancerogeni, come la nicotina. Secondo una pubblicazione sull’Australian Dental Journal, il rischio di cancro orale cresce in modo significativo se si combinano fumo, consumo di alcolici e uso frequente di collutori alcolici.
Altro ingrediente da tenere sotto controllo è la clorexidina, comunemente presente nei collutori “medicali”. Pur essendo efficace come antisettico per trattamenti mirati, l’uso prolungato senza controllo può danneggiare la flora batterica orale e colorare in modo permanente i denti, oltre a favorire la comparsa di disgeusia (alterazione del gusto).
Quando evitare l’uso del collutorio
Il collutorio non deve essere considerato un sostituto dello spazzolino e del filo interdentale, ma piuttosto uno strumento aggiuntivo da usare solo in specifiche situazioni. È fondamentale evitare l’uso abituale e quotidiano di collutori a base di alcool se non prescritto da un professionista, soprattutto in presenza di:
- Gengive sensibili o mucose facilmente irritabili: l’alcol e alcune sostanze antibatteriche possono peggiorare l’irritazione e la sensibilità
- Bambini, donne in gravidanza e persone con patologie orali in atto
- Uso concomitante di farmaci o altre terapie che possono alterare la mucosa orale
- Un’igiene orale già adeguata: in questi casi il collutorio non aggiunge benefici e può solo aumentare il rischio di disturbi
Un altro aspetto poco noto riguarda l’interferenza dell’alcol presente nel collutorio con l’alcoltest: utilizzarlo subito prima di guidare può far risultare positivo il test, creando inconvenienti legali.
Effetti sul microbiota orale e rischi della disbiosi
La microflora orale è composta da una popolazione complessa di batteri, molti dei quali sono di fondamentale importanza per la salute della bocca. Antibiotici e agenti antisettici presenti nei collutori ad ampio spettro, come il cloruro di cetilpiridinio (CPC) o la già citata clorexidina, possono alterare profondamente l’equilibrio microbico.
L’eliminazione indiscriminata dei batteri non distingue tra quelli “buoni” e quelli patogeni: il risultato può essere una condizione nota come disbiosi orale, nella quale si verifica uno sbilanciamento del microbiota che può favorire la proliferazione di microrganismi patogeni, aumentando così il rischio di infezioni opportunistiche, cattivo odore, carie e problemi gengivali persistenti.
Consigli pratici e errori da evitare
Per non commettere l’errore che può compromettere la salute della bocca, è essenziale seguire alcune regole basilari:
- Utilizzare il collutorio solo dietro consiglio del dentista nei casi di vera necessità (infezioni, post-chirurgia orale, trattamenti ortodontici complessi)
- Scegliere formule senza alcool per un uso continuativo e leggere sempre con attenzione la lista degli ingredienti
- Limitare i cicli di trattamento con collutori specifici (ad esempio con clorexidina o CPC) al periodo prescritto ed evitare l’uso cronico senza supervisione
- Non saltare mai le basi dell’igiene orale: spazzolino (possibilmente elettrico) e filo interdentale restano i pilastri insostituibili per la prevenzione orale
- Prestare attenzione a sintomi come irritazione, secchezza, alterazione del gusto e sospendere l’uso in caso di effetti indesiderati persistenti
Una corretta igiene orale si basa su una routine personalizzata, che va adattata secondo le condizioni individuali e sempre sotto la guida di un professionista. Usare il collutorio al momento sbagliato o in modo non appropriato, come per esempio in assenza di particolari problemi o per mascarare l’alitosi senza affrontare la causa reale, significa non solo rischiare di vanificare i benefici, ma addirittura danneggiare la bocca in modo duraturo. Per la maggior parte delle persone, l’uso quotidiano del collutorio “generico” non rappresenta un vantaggio tangibile rispetto a una pulizia accurata con spazzolino e strumenti interdentali.
Infine, bisogna ricordare che la prevenzione passa anche attraverso semplici gesti quotidiani: bere acqua, evitare fumo e abuso di alcol, seguire una dieta equilibrata e sottoporsi regolarmente a controlli dal dentista. Solo così si mantiene il benessere della bocca e si evita di incorrere in inutili rischi legati all’uso scorretto dei prodotti per l’igiene orale.