L’utilizzo del programma a 90 gradi in lavatrice è una procedura che, sebbene disponibile sulla maggior parte degli elettrodomestici, è generalmente sconsigliata per il lavaggio quotidiano dei capi. Questo ciclo comporta una serie di conseguenze sia sui tessuti che sull’efficienza energetica, risultando spesso superfluo nella vita di tutti i giorni e riservato a casi particolari in cui è necessario garantire una sanificazione profonda.
Perché il ciclo a 90 gradi è da evitare nella routine domestica
La temperatura elevata di 90°C è efficace nell’eliminare la maggior parte dei batteri e dei germi presenti nei tessuti; tuttavia, produce anche effetti collaterali indesiderati. L’utilizzo frequente di questo programma è fortemente dannoso per le fibre dei tessuti, in particolare per quelli più delicati, come lana, seta o materiali sintetici. Nel tempo, gli indumenti sottoposti a lavaggi ad alta temperatura tendono a deteriorarsi più rapidamente: possono perdere elasticità, sbiadire, restringersi o presentare un aspetto logoro.
Inoltre, lavare a 90 gradi aumenta notevolmente il consumo di energia elettrica e d’acqua, rendendo la pratica antieconomica e poco sostenibile dal punto di vista ambientale . Il programma è anche più lungo rispetto ai cicli a temperature più basse, sacrificando tempi e risorse per un risultato nella stragrande maggioranza dei casi non necessario.
Gli esperti raccomandano di adeguare la temperatura di lavaggio al tipo di tessuto e al grado di sporco: per la maggior parte dei capi quotidiani è sufficiente un lavaggio a freddo o a 30 gradi, che mantiene efficaci le prestazioni di pulizia riducendo al minimo i danni e garantendo un risparmio consistente di energia .
Quando è necessario utilizzare il programma a 90 gradi
Ci sono però circostanze particolari in cui il ciclo a 90°C si rende davvero utile e, anzi, consigliabile. In particolare:
- Presenza di persone malate o portatrici di malattie infettive in casa: Per prevenire la diffusione di agenti patogeni, tessuti venuti a contatto con fluidi corporei, indumenti di persone affette da infezioni o parassiti (ad esempio, i pidocchi) dovrebbero essere igienizzati con un programma ad alta temperatura .
- Pulizia profonda degli indumenti di neonati o bambini: In determinate situazioni, come in presenza di diarrea, vomito o contaminazioni da agenti biologici, o per i capi di bambini molto piccoli con sistema immunitario ancora vulnerabile, il ciclo ad altissima temperatura può essere impiegato per sicurezza aggiuntiva .
- Biancheria da letto usata in contesti ospedalieri o assimilabili: Lenzuola, asciugamani e tessuti provenienti da ambienti in cui è necessario garantire la massima igiene possono essere sottoposti allo specifico programma di igienizzazione.
- Ciclo di manutenzione a vuoto: L’uso periodico di un lavaggio a 90°C senza carico contribuisce a disinfettare il cestello della lavatrice, prevenendo la formazione di muffe e il proliferare di batteri all’interno dell’elettrodomestico . Ciò è particolarmente importante per evitare cattivi odori e mantenere la lavatrice efficiente nel tempo.
Al contrario, per i lavaggi normali di vestiti, jeans, magliette e capi di uso quotidiano, anche in famiglia, non esiste alcuna reale necessità di ricorrere al programma a 90°. L’efficacia della lavatrice moderna, combinata con i detergenti specifici e i progressi nella formulazione dei detersivi, permette di rimuovere sporco e odori in modo efficiente a temperature molto più basse.
Rischi e svantaggi dell’uso inappropriato del programma a 90 gradi
L’impiego abituale di alte temperature per capi che non lo richiedono comporta danni irreversibili ai tessuti:
- Rottura delle fibre: Il calore estremo indebolisce le fibre tessili, causandone la progressiva usura!
- Sbiadimento dei colori: Le tinte risultano meno intense, spesso tendendo al grigiastro dopo ripetuti lavaggi a 90 gradi.
- Restringimento: Abiti inizialmente di misura perfetta rischiano di diventare inutilizzabili.
- Distorsioni della forma: Gli elastici e le cuciture possono deformarsi, soprattutto nei capi tecnici e sportivi.
- Spreco di energia e aumento dei costi in bolletta: Riscaldare l’acqua della lavatrice a temperature prossime al punto di ebollizione richiede un notevole apporto energetico, aumentando sensibilmente la spesa annuale e l’impatto ambientale.
- Inquinamento ambientale: Il maggiore uso di energia elettrica genera più emissioni di CO2 e, di conseguenza, peggiora l’impronta ecologica delle attività domestiche.
L’applicazione errata delle alte temperature si traduce dunque in uno spreco di risorse e in una vita più breve per i tessuti di qualunque natura. Gli unici capi che possono tollerare un trattamento del genere sono quelli molto resistenti, come alcune tipologie di cotone robusto utilizzate per asciugamani, lenzuola e tute da lavoro .
Alternativa sicura: la scelta del programma appropriato
Le moderne lavatrici offrono numerosi cicli, ciascuno studiato per facilitare la manutenzione di specifici tipi di tessuto:
- Programmi a freddo o 30°C: Ideali per la maggior parte dei capi quotidiani, offrono ottime performance con bassissimo rischio di usura.
- Programmi a 40°C: Indispensabili per tessuti con macchie ostinate o per garantire un’igiene superiore senza mettere a repentaglio l’integrità degli indumenti.
- Ciclo delicati: Specifico per lana, seta e fibre sensibili che richiedono lavaggi dolci e temperature contenute .
- Ciclo sintetici: Studiato per capi in microfibra, poliestere e altri materiali non naturali, generalmente tra 40°C e 60°C .
Rispettare le istruzioni sulle etichette degli indumenti è fondamentale per garantire longevità e pulizia senza rischi. In caso di necessità di disinfezione per ragioni mediche o igieniche, è sempre preferibile combinare temperature sostenute (60-75°C, comunque meno dannose del massimo) con prodotti igienizzanti, piuttosto che predisporre sempre il ciclo massimo, spesso inefficace contro alcuni patogeni se la temperatura effettiva dell’acqua non viene davvero raggiunta .
Infine, ecco una regola chiara: non usare mai il programma a 90 gradi se non per i casi straordinari sopra descritti. Per tutti gli altri lavaggi, ricorrere ai cicli a bassa temperatura fa risparmiare, protegge i capi, rispetta l’ambiente e assicura prestazioni perfette nel tempo.